Policarbonato - La Guida

Il policarbonato, abbreviazione chimica PC, è un materiale plastico decisamente versatile, apprezzato per le sue caratteristiche che ne permettono l'utilizzo in diversi campi, dall'edilizia all'industria, al faidate.

Storia del policarbonato

il policarbonato ha avuto un percorso evolutivo significativo dal suo studio iniziale nel XIX secolo fino alla sua affermazione come materiale fondamentale in molteplici settori. Le tappe:

1898: Alfred Einhorn studia per la prima volta i policarbonati aromatici

1928: E.I. Carothers della DuPont approfondisce lo studio dei policarbonati, ma non si hanno progressi industriali.

1953: Hermann Schnell presso Bayer AG produce il primo policarbonato industriale, basato sul 2,2-Bis (4-idrossifenil) propano (Bisfenolo A)14. 

1958: Bayer avvia la produzione massiva del policarbonato con il marchio Makrolon14.

1973: General Electric inizia a produrre con il marchio Lexan, sviluppando ulteriormente l'uso del materiale. 

Proprietà del policarbonato

Il policarbonato è un materiale robusto e rigido. 250 volte più resistente del vetro, pesando la metà!

Insieme al plexiglass viene utilizzato come sostituto del vetro. Prodotto ignifuco con elevata resistenza ai raggi UV e agli agenti atmosferici, lo rendono adatto per uso interno ed esterno.

- Resistente ai raggi UV

- Mantiene le sue proprietà sotto l'influenza dell'umidità.

- Temperatura operativa*: -40 fino a 120 ℃
*non subisce deformazioni nel range di temperature indicato

- prodotto ignifugo: classe di reazione al fuoco B-s1, d0*
*secondo le norme europee. "B" indica "difficile infiammabilità". "s1" significa che può generare leggero fumo, mentre "d0" indica che il materiale non produce gocce ardenti.

- Tolleranza di spessore*: +/- 10 %
*Possibile deviazione di spessore dopo il processo produttivo. Ciò significa che, in una lastra da 3 mm, una possibile dimensione divergente può essere compresa tra 2,7 e 3,3 mm.

Dilatazione termica*: 0,65 mm/m/10℃
* l'aumento di 10 gradi Celsius può causare l'espansione di alcuni millimetri.

- prodotto certamente riciclabile

- alta resistenza agli urti, si parla di 65 kJ/m^2 in presenza di crepe, mentre senza crepe è indistruttibile.

- resistenza agli agenti atmosferici che ne permette l'uso esterno per coperture.

Specifiche tecniche del Policarbonato

Come si produce il policarbonato?

Il policarbonato si ricava attraverso una reazione chimica chiamata polimerizzazione a condensazione e mediante l'estrusione si ricavano le lastre da cui si ricavano poi le personalizzazioni.

Materie prime: si parte da due composti chimici, il bisfenolo A (BPA) e il fosgene (COCl₂). Che vengono fatti reagire per formare i monomeri del policarbonato.

Polimerizzazione a condensazione: si sfrutta un catalizzatore per far reagire i due composti. Il risultato sono lunghe catene polimeriche di policarbonato. Durante questa reazione, viene rilasciata una molecola di cloruro di idrogeno (HCl) come sottoprodotto.

Estrusione: queste catene polimeriche, visibili sotto forma di granuli vengono fusi e spinti attraverso una matrice per ricavare lastre, barre e profili delle misure di partenza più convenzionali.

Raffreddamento: l'ultima fase garantisce al il prodotto finale di mantenere intatte  proprietà come la trasparenza e la resistenza agli urti.

Taglio e finitura: si passa poi al taglio secondo le misure desiderate o altri interventi di finitura come ad esempio nel caso di termosaldature o bordature particolari.

Dove viene utilizzato il policarbonato?

Essendo versatile gli utilizzi e le applicazioni sono innumerevoli. Può essere sfrutto sia nel settore medico, sia nell'edilizia che nel settore industriale.

Colori e spessori del policarbonato?

Colori e spessori dipendono dalla tipologia. Per il policarbonato compatto si oscilla generalmente dai 2 ai 15 mm di spessore massimo, dove il range 2-5 mm va per la maggiore come utilizzo per coperture.


Per il policarbonato alveolare invece si parte da un 4 mm di spessore minimo per arrivare anche a pannelli da 40 mm utilizzati per eseguire pareti con sistemi ad incastro.

Il colore maggiormente utilizzato è il trasparente, disponibile in entrambi i modelli. Puoi trovare anche il colore opale (simil bianco), oppure l'effetto fumè bronzo o grigio.

Se non sei convinto del colore puoi acquistare una campionatura prima di eseguire l'ordine definitivo.

Lavorazioni possibili con il policarbonato

Nonostante le sue proprietà estremamente solide, il policarbonato è molto facile da lavorare. Non solo per il professionista, ma anche per i principianti tuttofare. Forare, segare e lucidare il policarbonato non è affatto un problema, con i normali strumenti di fai da te.

Le lastre in policarbonato trasparente vengono regolarmente utilizzate come vetri antieffrazione e antisfondamento, così come per realizzare pensiline degli autobus, rimesse per biciclette, arredo urbano, ecc. Tuttavia, potrai utilizzare questo materiale anche per sostituire i finestrini di roulotte, barche e auto con il fai da te.

Manutenzione del policarbonato

Per mantenere il policarbonato, utilizza prodotti delicati possibilmente antistatici che riducono l'adesione della polvere: un detersivo leggero e un panno morbido in microfibra. Evita spugne abrasive e detergenti come il Cif, che possono graffiare la superficie.


Per rimuovere i graffi, potresti seguire questi passaggi:


- Pulisci e asciuga bene la superficie.
- Leviga i graffi profondi con carta vetrata fine.
- Applica pasta lucidante su un panno di cotone e strofina in cerchio.
- Pulisci con un panno in microfibra e ripeti fino a eliminare i graffi.

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