Plexiglass - La Guida

Il plexiglass, spesso confuso con il policarbonato, è uno dei materiali plastici più diffusi e conosciuti, talmente diffuso che talvolta non sappiamo nemmeno di essere davanti ad un oggetto in plexiglass. La sua particolare e cristallina trasparenza lo accomuna al vetro e viene spesso utilizzato come sostituto grazie alla sua elevata resistenza agli urti, oltre a risultare decisamente più economico e leggero.

Conosciuto anche come vetro acrilico o sintetico, lo potresti trovare in commercio sotto altro nome. Ad esempio è prodotto da marchi come Deglas, Versato, Greencast, Acrilico, Altuglas, Vitredil, Vedril, Oroglas, Lucryl, Ispaglas, Crilux e Casocryl.

Ma perchè si usa tanto e si parla tanto di plexiglass? Perchè è facile da lavorare, personalizzare e modificare. Resta quindi ideale per il fai da te, principalmente sfruttato per utilizzi in ambienti interni.

Storia del plexiglass

- 1843, scoperta delle prime forme di acido crilico

- 1877 scoperto il processo di polimerizzazione del polimetilacrilato (PMMA).

- 1933 il polimetilacrilato diventa un prodotto commerciale e viene immesso sul mercato grazie al gruppo chimico americano Rohm & Haas che ne rese accessibile la produzione di questo innovativo materiale con il nome di “Plexiglass”.

Proprietà del plexiglass

- elevata trasmissione luminosa, che non è mai inferiore al 92%, ovvero nettamente superiore rispetto al vetro.

- disponibile anche nella versione resistente ai raggi UV, viene spesso utilizzato per realizzare vetrate.

- elevata resistenza agli urti, infatti il plexiglass fuso è 30 volte più resistente del vetro. Idoneo ad assorbire eventuali carichi d’urto, dinamici o statici, piuttosto elevati.

- anche il peso contenuto del plexiglass offre dei lati positivi, poiché permette di utilizzare uno spessore della lastra più sottile, in modo che la distorsione ottica risulti minima.

- classe di reazione al fuoco B2 – risulta adatto come vetrata per locali pubblici, ma non come vetro ignifugo.

- il plexiglass fonde a una temperatura di 160°C e può essere piegato perfettamente con l’aiuto del calore, dopodiché, con il raffreddamento, offre una curvatura senza tensione.

Come si produce il plexiglass?

Una reazione all'interno di un reattore tra acido solforico, acido cianidrico, metanolo e acetone genera il plexiglass come conosciuto in commercio. Ogni produttore potrebbe variare le proporzioni esatte degli elementi sopraindicati, ma generlamente si assomigliano.

Dopo la reazione, il PMMA in forma liquida fuoriesce dal reattore per essere trasformato nel prodotto finale.

Sono principalmente due le tipologie di plexiglass che a loro volta potrebbero poi differenziarsi per i numerosi colori disponibili.

Plexiglass GS prodotto mediante processo di colatura del prodotto in stato liquido all'interno di uno stampo. Risulta più resistente e lavorabile della versione estrusa.

Plexiglass XT estruso, prodotto mediante laminazione in uno spessore più sottile, dopo che i suoi granuli passano in un estrusore. L'estruso risulta più economico perchè si riescono a realizzare pannelli di superficie più ampia utilizzando meno prodotto.


Quali prodotti sono realizzati in plexiglass?

Pensiline, pergole, pareti divisorie, box doccia, lavagne luminose, targhe personalizzate e vetrine. Serre, coperture di tettoie, vetrate per balconi, finestre secondarie con poca esposizione, chiusure di oblò per barche, frangivetro o acquari di grandi dimensioni possono essere realizzate partendo da lastre di plexiglass.


Colori e spessori del plexiglass?

Il plexiglass è disponibile in diversi colori e spessori. Nella versione trasparente sono disponibili spessori a partire dal 2 mm sino a blocchi di 50 mm. Potrai trovare anche versioni limitate ad alcuni spessori di plexiglass opale, bianco, colorato o specchiato

Lavorazioni possibili con il plexiglass

Taglio, fresa, foratura, incisione, piegatura, incollaggio, opacizzazione e disegno. Il plexiglass può subire tutte queste lavorazioni.

Manutenzione del plexiglass

Con comuni prodotti per la casa potrai eseguire manutenzione sul plexiglass. Lo sporco tende a non aderire al plexiglass per via della densità della sua superficie Risulta però un materiale molto sensibile ai graffi, va quindi pulito usando detersivo delicato e panno morbido in microfibra. Evita spugne, spazzole e detergenti abrasivi (come, per esempio, il Cif), poiché possono causare dei piccoli graffi che portano alla successiva opacizzazione della superificie del plexiglass. Sarebbe ideale usare un prodotto antistatico per far durare a lungo il plexiglass; questo perchè limita l'adesione della polvere e ne permette una facile pulitura.

In commercio esistono dei prodotti idonei alla rimozione dei graffi, un esempio è la pasta lucidante Xerapol.

Segui questi passaggi:

- pulisci la superficie del plexiglass come descritto sopra e assicurati che sia ben asciutta.

- I graffi più profondi devono essere preventivamente levigati utilizzando una carta vetrata fine idonea per plexiglass.

- applica una piccola quantità di pasta lucidante su un panno di cotone morbido ed effettua dei movimenti circolari sulla zona da trattare.

-  pulisci con un panno in microfibra e ripeti la procedura, fino a quando i graffi sembreranno spariti.

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